mercoledì 29 ottobre 2008

DA 40 ANNI LA SINISTRA ROVINA LA SCUOLA ORA BASTA!



LIBERI DI MANIFESTARE, LIBERI DI STUDIARE

liberi di contribuire a costruire un'università migliore

L'università italiana è malata. Egemonizzata da privilegi baronali, minata dal proliferare degli sprechi e da un utilizzo scellerato delle risorse, squalificata da una corsa al ribasso nell'offerta formativa, sempre più lontana dalla vita reale e dal mondo del lavoro.

L'università è malata anche di "iperpoliticità". Non nel senso più alto e nobile dell'impegno politico, ma nel solco di una deriva ideologica che, a partire dal Sessantotto, ha bruciato tante generazioni e causato i guasti con i quali oggi siamo chiamati a confrontarci.

L'università italiana deve cambiare. Noi vogliamo un'università che funzioni; che disponga di adeguate risorse, ma soprattutto che sappia impiegarle razionalmente, evitando gli sperperi e interpretando la propria missione al servizio degli studenti e del futuro del Paese. E' inutile reclamare risorse e lamentare tagli nei finanziamenti se non si è capaci di spendere bene il denaro di cui si dispone.

Noi rispettiamo coloro che stanno protestando e manifestando il proprio dissenso, quando ciò avviene nell'ambito della legge. Tuttavia, temiamo che le manifestazioni di protesta diventino, nei fatti, manifestazioni di sostegno nei confronti di chi ha interesse a mantenere lo status quo. E ci sembra quantomeno irrazionale manifestare contro provvedimenti che ancora non esistono, e dunque non possono essere conosciuti.

Pretendiamo la stessa dignità e lo stesso rispetto per chi, come noi, giudica indispensabile un'azione riformatrice, valuta positivamente i provvedimenti fin qui adottati dal ministro Gelmini sulla scuola e intende dare un contributo costruttivo.

E pretendiamo dignità e rispetto per chi decide di costruire il proprio futuro continuando a seguire le lezioni e a svolgere regolarmente gli esami. Si tratta di una larga maggioranza silenziosa, e non permetteremo che i suoi diritti vengano calpestati.

Liberi di manifestare, ma liberi anche di studiare e di contribuire a costruire una scuola e un'università migliori.

mercoledì 15 ottobre 2008

LE SCUOLE DEI NOSTRI FIGLI...

Abbiamo presentato una interrogazione al Sindaco Zanata per conoscere la situazione reale nelle scuole frequentate dai nostri figli.

Preganziol (TV), 14/10/2008
Al Sindaco
del Comune di Preganziol (TV)
Piazza Gabbin 1
31022 Preganziol (TV)
INTERROGAZIONE
(D.Lgs. 267/2000 art. 43, Statuto art. 19 e Reg. consiglio comunale art. 68-69)

I sottoscritti consiglieri comunali Le chiedono di fornire risposta scritta, alla seguente interrogazione.
PREMESSO che il Comunque n° 17 (Luglio 2008) ci informava che in estate sarebbero stati eseguiti i lavori previsti dal piano degli interventi concordati con il dirigente dell’Istituto Comprensivo di Preganziol;
PREMESSO che passata l’estate il foglietto informativo Comunque n° 18 (Settembre 2008) ci viene ad informare su cosa realmente è stato realizzato;
CONSIDERATO che si scrive “si sono portati a termine lavori di sistemazione e messa a norma della scuola secondaria di primo grado "Ugo Foscolo" e dei suoi impianti sportivi.” Mentre in realtà sono stati adeguati i bagni solamente del piano terra e gli impianti sportivi... Non quindi una reale “messa a norma” della scuola;
CONSIDERATO che si scrive “La scuola primaria “Giovanni XXIII” è stata dotata di una nuova mensa scolastica”... Quando in realtà sono stati posizionati, in spazi rimasti liberi, i banchi e le sedie per poter mangiare... (arrivati in ritardo)
CONSIDERATO che si scrive che “nella “Giovanni Comisso” di Frescada Ovest è stata ricavata un'aula aggiuntiva.” Mentre in realtà si è costruita una parete in cartongesso eliminando lo spazio per la palestra;
CONSIDERATO che si scrive che sono stati eseguiti "lavori anche nelle strutture riservate ai più piccoli, alla scuola d'infanzia “Arcobaleno” e all'asilo nido “Nuvola”, dove è stata allestita un'area scoperta ad uso ricreativo.” Mentre in realtà i problemi rilevati dalla stessa Amministrazione nella “Arcobaleno” sono di diversa natura;
ACCERTATO che alle elementari di Frescada Ovest non è stato posizionato lo spazio polivalente per le attività integrative e rinnovato l'accesso alla scuola come promesso a luglio;
ACCERTATO che alle elementari di Frescada est non sono stati realizzati gli interventi negli accessi e per i servizi igienici per i disabili come promesso a luglio;
ACCERTATO che alla materna “Arcobaleno” non è stato adeguato il sistema antincendio e rinnovate le rampe di accesso come promesso a luglio;
ACCERTATO che alle elementari di Sambughè non sono stati sostituiti i serramenti del lato sud ed adeguati gli accessi come promesso a luglio;

SI CHIEDE
− quali sono i tempi certi di realizzazione per ciascuna delle opere promesse a luglio;
− quali sono le reali condizioni di sicurezza e manutenzione di ogni scuola;
− in che modo si pensa di operare per sopperire al mancato contributo regionale e statale di € 350.000 per la messa a norma delle scuole;

SI PROPONE
al Sindaco ed al suo Assessore ai Lavori Pubblici di
• cominciare dalla scuola di Sambughè che presenta, ad ogni uscita dei bambini da scuola, un pericolo costante e che necessita di un rapido intervento al manto di copertura.
• di provvedere al più presto alla realizzazione di un nuovo accesso sul lato di ingresso alla palestra (E' un luogo sicuro e non necessita di grandi lavori)
• di provvedere al più presto alla manutenzione del manto di copertura prima che il danno diventi più rilevante (Già oggi quando piove sono necessari secchi e stracci all'interno delle stanze)
Ringraziando anticipatamente porgo i più cordiali saluti.
I Consiglieri comunali
Dino Vecchiato
Paolo Gatto

Su questa interrogazione è apparso un articolo di giornale che vi riporto.

LA TRIBUNA DI TREVISO - MERCOLEDÌ, 15 OTTOBRE 2008
Pagina 23 - Cronaca

Mamme e papà si sono rivolti ai consiglieri di opposizione per chiedere la riparazione immediata del tetto. Già pronta un’interrogazione
Piove a scuola, genitori in rivolta
Secchi e stracci per bloccare le infiltrazioni alla elementare di Sambughè

PREGANZIOL. Piove a scuola e i bidelli devono correre ai ripari con secchi e stracci. E’ questo il copione che si verifica ogni qualvolta si abbatte su Sambughè un temporale piuttosto abbondante. Stanchi di questa situazione, i genitori degli alunni della scuola elementare si sono rivolti in municipio e ai consiglieri di opposizione per cercare di mettere fine a questa situazione spiacevole.
I problemi di infiltrazione interessano in particolare la zona di collegamento tra la vecchia sede della elementare «Tegon» e le aule costruite di recente. Gli episodi di acqua a scuola si registrano in occasione di piogge piuttosto abbondanti. Dalla copertura del corridoio scende la pioggia, che i bidelli sono costretti a raccogliere con secchi e stracci, prima che la zona di bagnato si allarghi e diventi di fatto un pericolo per i bambini e il personale che lavora nella sede di via Sambughè 170. Nello scorso anno scolastico questa situazione si è verificata almeno in un paio di occasioni, tanto che il dirigente scolastico Giorgio Bacicchetto aveva segnalato prontamente il problema in municipio. Durante l’estate, l’amministrazione comunale ha eseguito alcuni lavori di manutenzione nelle scuole del territorio e, tra queste, anche a Sambughè.
Ma il tetto, a quanto pare, non è stato toccato. Ed è per questo che i genitori si sono rivolti prima in municipio e poi ai consiglieri di opposizione per cercare di fare pressione e riuscire così ad evitare il ripetersi degli allagamenti a scuola. A farsi portavoce della protesta, i consiglieri comunali Dino Vecchiato e Paolo Gatto che hanno anche presentato un’interrogazione urgente al sindaco Franco Zanata. «Chiediamo che il Comune provveda al più presto alla manutenzione del manto di copertura della scuola di Sambughè prima che il danno diventi più rilevante - si legge nel documento - Già oggi quando piove sono necessari secchi e stracci all’interno delle stanze».
«La scuola di Sambughè risale ai primi anni del Novecento e una quindicina di anni fa è stato realizzato un corridoio per unire una nuova aula che è stata realizzata in un secondo momento - chiarisce il preside - Abbiamo già avvisato il Comune dei problemi con le infiltrazioni, si cerca di risolvere con i secchi. L’amministrazione, dal canto suo, è già intervenuta con alcuni lavori».

giovedì 2 ottobre 2008

S. Trovaso, domenica apre la stazione

Riportiamo un articolo apparso su la Tribuna di Treviso il primo ottobre.

PREGANZIOL. Diciannove treni da domenica fermeranno alla stazione di San Trovaso. Dopo più di un anno dalla conclusione dei cantieri, è stata fissata l’attivazione della fermata fra Treviso e Preganziol, già oggetto di continui raid vandalici. La notizia dell’inaugurazione ufficiale della stazione di San Trovaso, che rientra nell’ampio progetto del sistema ferroviario metropolitano regionale, è trapelata a nemmeno una settimana dal giorno X. Sarà domenica, infatti, la data ufficiale di entrata in funzione della fermata a metà strada fra Treviso e Preganziol. Il taglio del nastro era inizialmente in programma l’8 giugno scorso. Ma l’appuntamento era poi slittato a causa di alcuni problemi a livello economico fra Trenitalia e la Regione. Ancora da chiarire se domenica sarà organizzata una cerimonia con i vertici della Regione e di Trenitalia, oltre che con l’amministrazione. I primi treni fermeranno a San Trovaso già dalla mattinata. Si tratta di un momento, quello in programma domenica, molto atteso sia dai pendolari che dai residenti. La fermata, infatti, è nata con l’obiettivo di facilitare l’accessibilità al trasporto su rotaia per i pendolari e gli studenti che vivono nella zona fra Treviso sud e Preganziol. Lo stop dei treni, quindi, permetterà a moltissimi di loro di usufruire del nuovo servizio. Il taglio del nastro dovrebbe mettere fine anche ai raid vandalici che hanno preso di mira in più occasioni la stazione nei mesi scorsi. Episodi, questi, che avevano spinto i residenti a promuovere una raccolta firme che aveva raggiunto quota duemila sottoscrizioni. I cittadini avevano chiesto quanto meno l’installazione e l’accensione di una rete di telecamere per tenere sotto controllo l’area nei pressi dei binari. I vandali, con tutta probabilità una banda di minorenni, avevano preso le obliteratrici a colpi di petardi, mettendole fuori uso. Con le bombolette spray sono stati imbrattati i muri del sottopasso pedonale. In estate i residenti avevano denunciato alla Polfer di Treviso che alcuni ragazzini di notte si divertivano a posizionare sassi sui binari, in attesa del passaggio del treno. Un gioco ad alta pericolosità, che avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi. Proprio perchè la fermata non veniva utilizzata, le Ferrovie dello Stato non garantivano la pulizia degli spazi, con il risultato che anche dal finestrino del treno era possibile vedere, proprio in prossimità delle pensiline, sporcizia e rifiuti abbandonati. Da domenica, dunque, si cambia. Diciannove i treni diretti a Venezia e a Treviso che, al momento, fermeranno a San Trovaso. Dal 14 dicembre prossimo, con l’entrata in vigore dell’orario invernale, sembra che tutti i convogli regionali che fermeranno a Preganziol, lo faranno anche a San Trovaso.