venerdì 28 maggio 2010
Incontri pubblici
Primo incontro a Frescada presso l'oratorio parrocchiale.
Si parlerà principalmente della viabilità interna della frazione.
sabato 15 maggio 2010
Comitato BastaC...te !!!
Cari concittadini,
è ora di dire basta alla mala informazione creata dalla sinistra a Preganziol.
Gli accordi relativi Villa Franchetti risalgono al gennaio 2002 e sono stati recepiti, per complessivi 214 mila metri cubi di edificazione (tra l'area nord ex-Secco e l'area sud ex- Graziati), in una variante al PRG adottata nel 2005 dall'amministrazione Zanata.
Noi siamo alla guida di Preganziol dal giugno 2009!
è ora di dire basta alla mala informazione creata dalla sinistra a Preganziol.
Gli accordi relativi Villa Franchetti risalgono al gennaio 2002 e sono stati recepiti, per complessivi 214 mila metri cubi di edificazione (tra l'area nord ex-Secco e l'area sud ex- Graziati), in una variante al PRG adottata nel 2005 dall'amministrazione Zanata.
Noi siamo alla guida di Preganziol dal giugno 2009!
Sull'area ex-Secco di Preganziol dove sono identificate le aree edificabili per conseguire il comune obiettivo dell'Università con sede in Villa Franchetti vi comunichiamo che nessun metro cubo in più è previsto rispetto alla variante al PRG adottata dall'Amministrazione Zanata nel 2005.
Anzi, nell'area ex-Secco vi è una diminuzione di oltre 58 mila metri cubi !!!
Questo comitato “BastaCemento”, composto dagli stessi amici di Zanata, è solo fumo negli occhi per i cittadini di Preganziol.
Neanche un metro cubo in più è stato deliberato dall'attuale Giunta. Il resto sono solo ambigue manovre politiche di questa sinistra, ancora frastornata dopo aver perso il potere a Preganziol.
Anzi, nell'area ex-Secco vi è una diminuzione di oltre 58 mila metri cubi !!!
Questo comitato “BastaCemento”, composto dagli stessi amici di Zanata, è solo fumo negli occhi per i cittadini di Preganziol.
Neanche un metro cubo in più è stato deliberato dall'attuale Giunta. Il resto sono solo ambigue manovre politiche di questa sinistra, ancora frastornata dopo aver perso il potere a Preganziol.
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giovedì 13 maggio 2010
I sindacati o i cittadini ?????
Gazzettino,Mercoledì 12 Maggio 2010
di Nello Duprè
di Nello Duprè
Sicurezza, Marton scrive a Napolitano
Stiamo facendo tutto il possibile per mantenere gli impegni presi con i cittadini sulla sicurezza e l'ordine pubblico». Parole del sindaco di Preganziol Sergio Marton, il quale replica ai duri attacchi del gruppo dell'opposizione "Preganziol Insieme" sul mancato ripristino delle uscite notturne della Polizia Locale.
«L’opposizione - dice Marton - mi vorrebbe attribuire la responsabilità di aver fatto saltare le trattativa con i sindacati sulla riattivazione della vigilanza notturna. Purtroppo mi sono trovato di fronte ad un muro senza la possibilità di trovare un compresso, ma sono fiducioso che il problema si possa superare».
Il braccio di ferro tra maggioranza e opposizione risale al progetto del 2009 sulle uscite notturne della Polizia locale, dotato di un finanziamento di 10 mila euro. Con questi fondi sono state effettuate 29 uscite notturne (21 fino al giugno 2009 con la precedente amministrazione, e altre 8 uscite sono state fatte con la Giunta in carica dal 6 giugno fino all'esaurimento fondi). Con il bilancio di previsione 2010, il sindaco Marton aveva destinato 14 mila euro a due progetti specifici: per le uscite serali dei vigili e per le squadre operai. Il sindaco Marton ha dovuto fare un passo indietro dopo gli incontri con i rappresentanti Rsu interni e i sindacati territoriali non è stato possibile arrivare ad un accordo. Il banco delle trattative è saltato perchè i sindacati hanno preteso che i 14 mila euro a disposizione fossero suddivisi per una serie di obiettivi specifici per l'intero apparato amministrativo.
«Altro che accusarmi di aver boicottato i pattugliamento serale dei nostri vigili», sbotta Marton che ha reagito scrivendo a tutta una serie di autorità nazionali e regionali (dal ministro degli lnterni Maroni, al presidente delle Repubblica Napolitano, al ministro della funzione pubblica Brunetta, al presidente della Regione Zaia, al prefetto Capocelli) per chiedere un rapido superamento delle normative e dei vincoli che impediscono agli enti locali di impiegare le poche risorse finanziarie disponibili sulla base delle esigenze della gente.
la tribuna di Treviso — 12 maggio 2010 pagina 34 sezione: CRONACA di Rubina Bon
«La colpa del mancato ripristino dei pattuglioni notturni è del sindacato». Il sindaco Marton ha scritto a Napolitano, Berlusconi, Maroni, Brunetta, Zaia e Capocelli per denunciare i motivi alla base dell’accordo sfumato tra Comune ed organizzazioni sindacali sui controlli notturni da parte della polizia locale. Nel documento Marton sottolinea da un lato come il legaccio del patto di stabilità limiti fortemente la possibilità di spesa, dall’altro come, di fronte al reperimento di una cifra idonea per ripristinare il servizio, il Comune si sia trovato davanti al «no». La trattativa è saltata dopo che la giunta ha proposto di investire 14 mila euro recuperati nei meandri del bilancio per i pattuglioni. Una cifra, questa, che secondo le organizzazioni dei lavoratori sarebbe dovuta essere distribuita su più progetti. Nel 2009 la giunta Zanata aveva investito 10 mila euro e fino al 6 giugno aveva assicurato 21 turni notturni. Marton ha proseguito nel servizio per altre 6 volte, fino a che il fondo è terminato e non è stato più possibile reintegrare. Ora il Comune sta valutando il ripristino dei controlli grazie alla riorganizzazione dell’orario degli agenti.
«L’opposizione - dice Marton - mi vorrebbe attribuire la responsabilità di aver fatto saltare le trattativa con i sindacati sulla riattivazione della vigilanza notturna. Purtroppo mi sono trovato di fronte ad un muro senza la possibilità di trovare un compresso, ma sono fiducioso che il problema si possa superare».
Il braccio di ferro tra maggioranza e opposizione risale al progetto del 2009 sulle uscite notturne della Polizia locale, dotato di un finanziamento di 10 mila euro. Con questi fondi sono state effettuate 29 uscite notturne (21 fino al giugno 2009 con la precedente amministrazione, e altre 8 uscite sono state fatte con la Giunta in carica dal 6 giugno fino all'esaurimento fondi). Con il bilancio di previsione 2010, il sindaco Marton aveva destinato 14 mila euro a due progetti specifici: per le uscite serali dei vigili e per le squadre operai. Il sindaco Marton ha dovuto fare un passo indietro dopo gli incontri con i rappresentanti Rsu interni e i sindacati territoriali non è stato possibile arrivare ad un accordo. Il banco delle trattative è saltato perchè i sindacati hanno preteso che i 14 mila euro a disposizione fossero suddivisi per una serie di obiettivi specifici per l'intero apparato amministrativo.
«Altro che accusarmi di aver boicottato i pattugliamento serale dei nostri vigili», sbotta Marton che ha reagito scrivendo a tutta una serie di autorità nazionali e regionali (dal ministro degli lnterni Maroni, al presidente delle Repubblica Napolitano, al ministro della funzione pubblica Brunetta, al presidente della Regione Zaia, al prefetto Capocelli) per chiedere un rapido superamento delle normative e dei vincoli che impediscono agli enti locali di impiegare le poche risorse finanziarie disponibili sulla base delle esigenze della gente.
la tribuna di Treviso — 12 maggio 2010 pagina 34 sezione: CRONACA di Rubina Bon
Niente pattuglioni notturni.
Il sindaco Marton scrive al presidente Napolitano
Il sindaco Marton scrive al presidente Napolitano
«La colpa del mancato ripristino dei pattuglioni notturni è del sindacato». Il sindaco Marton ha scritto a Napolitano, Berlusconi, Maroni, Brunetta, Zaia e Capocelli per denunciare i motivi alla base dell’accordo sfumato tra Comune ed organizzazioni sindacali sui controlli notturni da parte della polizia locale. Nel documento Marton sottolinea da un lato come il legaccio del patto di stabilità limiti fortemente la possibilità di spesa, dall’altro come, di fronte al reperimento di una cifra idonea per ripristinare il servizio, il Comune si sia trovato davanti al «no». La trattativa è saltata dopo che la giunta ha proposto di investire 14 mila euro recuperati nei meandri del bilancio per i pattuglioni. Una cifra, questa, che secondo le organizzazioni dei lavoratori sarebbe dovuta essere distribuita su più progetti. Nel 2009 la giunta Zanata aveva investito 10 mila euro e fino al 6 giugno aveva assicurato 21 turni notturni. Marton ha proseguito nel servizio per altre 6 volte, fino a che il fondo è terminato e non è stato più possibile reintegrare. Ora il Comune sta valutando il ripristino dei controlli grazie alla riorganizzazione dell’orario degli agenti.
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