Il piano dell’ex Pime che approda oggi in consiglio comunale spacca la maggioranza: il presidente della commissione Urbanistica Christian Badin ha protocollato ieri le dimissioni dalla presidenza, dichiarando: «Da questo momento mi considero fuori dalla maggioranza».
Pesantissime critiche all’accordo tra Comune e Usl 9 arrivano anche da Simone Tronchin, ex assessore all’Urbanistica silurato. L’ex Pime è inserito nel Piano degli interventi che tra oggi e domani verrà approvato dal consiglio comunale chiamato a rispondere a circa 150 osservazioni presentate da 78 soggetti.
«A luglio il piano prevedeva 55 mila metri cubi di edificazione a fronte di un beneficio pubblico di 3.500 metri quadrati di edifici e la pista ciclopedonale lungo la statale», spiega Tronchin, «successivamente all'adozione del Piano degli Interventi, l’Usl 9, proprietaria dell’area, ha presentato un’ osservazione in cui sostanzialmente dice cinque cose: vogliamo più metri cubi, non vogliamo darvi 3.500 metri quadrati di edifici, vogliamo costruire anche senza il bacino di laminazione del Consorzio Piave, non vogliamo fare nessuno studio di fattibilità e levateci i vincoli sugli edifici perché sono da abbattere. Non comprendo come si possa stravolgere il percorso fatto per accondiscendere in quasi tutto alla volontà dell’Usl. Questa amministrazione, smentendo se stessa e i propri convincimenti, si appresta ad accontentarsi di 800 metri quadri di edifici e regala altri 8 mila metri cubi di edificazione».
Secondo Tronchin, il rischio è quello di trovarsi «con un volume pari a un terzo dell’Appiani lungo il Terraglio senza aver ottenuto nulla di sostanzioso per i cittadini».
Promette battaglia anche “Tutti per Preganziol” che ha presentato due osservazioni, una sul Pime e l’altra sull’ex municipio, che secondo la civica dovrebbe restare a uso pubblico. (ru.b.)
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