giovedì 13 febbraio 2014

CITTADINI PER PREGANZIOL

Cittadini
Ai momenti di crisi non si reagisce tirandosi indietro, ma rilanciando. Con il coraggio, e non con la paura. Moltiplicando sforzi ed energie, e non rimanendo passivi. Giocando all’attacco, e non salvando il salvabile. Puntando al domani, senza rimpiangere il passato.
Lo abbiamo imparato alla scuola della vita e del lavoro. Ciascuno di noi ha saputo costruire progetti stabili di famiglia, ha imparato professioni e mestieri, ha dato vita ad attività imprenditoriali, si è impegnato nelle associazioni del terzo settore o nel volontariato. Ma oggi non basta più.
In questo momento di difficoltà per il nostro paese, sentiamo profonda dentro di noi la responsabilità di dare un avvenire di speranza ai nostri figli. Di metterci in gioco per il bene comune. Di contribuire in prima persona a rilanciare il nostro paese.
Abbiamo dei talenti e vogliamo spenderli, metterli al servizio della comunità. Non è retorica. Non è l’ennesimo messaggio che cerca consenso per interesse. Non abbiamo bisogno di un posto, né difendiamo rendite di posizione. Non siamo politici di professione.
Abbiamo deciso di impegnarci e di metterci la faccia. Perché vogliamo sentire ancora una volta il profumo di futuro che ha animato i momenti più belli delle nostre vite: quelli in cui alzi lo sguardo all’orizzonte; e progetti qualcosa che va oltre le tue paure e i tuoi egoismi.
Per questo abbiamo deciso di candidarci per Preganziol. Per fare in modo che alla giusta indignazione che ci anima segua un momento costruttivo. Per costruire, in tempi di macerie. Per mostrarci responsabili, cioè capaci di rispondere. Per non essere “contro”, ma “per”

Per
Essere “per” significa anzitutto voglia di essere propositivi. Avere idee. Cercare di cambiare con l’umiltà della semina e la fatica di costruire mettendo una pietra dopo l’altra. Avere ideali per cui spendere la vita, valori da voler trasmettere.
Essere “per” significa proporsi delle finalità. Dunque ragionare rivolti in avanti, guardare al domani, progettare, edificare. Non lasciarsi vivere giorno per giorno, non cercare di tirare a campare. Mirare a degli obiettivi e lottare per raggiungerli.
Essere “per” significa evitare la contrapposizione di schieramenti. Non rifiutare proposte solo perché sono di colore politico diverso. Rifiutare le logiche della demonizzazione dell’avversario e delle macchine del fango. Capacità di vagliare tutto e trovare il bene ovunque.
Essere “per” significa concretezza. Non lasciarsi guidare dalle ideologie, ciechi di fronte alla realtà, ma guardare ai fatti. Non voler racchiudere il mondo dentro il proprio schema, ma essere plastici e capace di adattarsi ai cambiamenti, rinnovarsi costantemente.
Essere “per” significa cercare la bellezza e la giustizia dovunque esse siano. Non arrendersi, rifiutare il vittimismo e la mentalità del lamento e dello scaricabarile. Assumersi responsabilità e prendere su di sé, in prima persona, problemi e avversità.
Ma il “per” si può leggere anche come segno moltiplicatore. È la convinzione che moltiplicando gli sforzi si reagisce alle difficoltà. Che il far leva sulle energie collettive accresca risorse e possibilità. Che il mettere in comune non sottragga, ma moltiplichi opportunità. 

Preganziol
Senza dubbio, la Città di Preganziol è cresciuta molto velocemente negli ultimi anni. Non c'è stato il tempo nè l'attenzione per far crescere di pari passo i rapporti comunitari tra i residenti giunti dai comuni limitrofi o dall'estero. La valorizzazione dei rapporti tra le persone deve essere il centro dell'azione amministrativa.
L’amore che proviamo per i luoghi che hanno fatto nascere e crescere molti di noi è immenso, ma molto più grande dovrebbe essere l'attenzione alle persone che ci abitano.
Vogliamo quindi aiutare Preganziol a crescere e ad essere ancora più bella e vivibile. Vogliamo valorizzarla e farla sviluppare. Siamo convinti che il momento di difficoltà possa essere un’occasione propizia per trovare nuove strade e avere uno scatto. Da sempre nella storia i momenti di crisi e difficoltà sono stati propulsivi di nuove idee e nuove proposte.
Pensiamo che una ricostruzione della politica passi anzitutto dalla buona amministrazione. Le grandi visioni del mondo e i proclami hanno spesso prodotto più danni che benefici. Idealità non significa far rientrare la realtà nelle scatole dei propri sogni, ma tirare fuori il meglio da una situazione.
Siamo parte di un tutto. Non vogliamo “salvare” la città, non pensiamo che la situazione sia disastrosa, né di poter offrire il paradiso. Proponiamo alcune idee concrete, realizzabili, a basso costo, che possono però incidere sulla vita di tutti. Anche in questo, siamo per un cambio anzitutto di stile, per andare oltre le solite promesse elettorali. Per restituire dignità alla politica. Cominciando dal dialogo con le persone e favorendo il dialogo tra le persone.

venerdì 17 gennaio 2014

Il sindaco fa chiarezza omettendo la verità....


Dopo la conferenza stampa di ieri, fatta solo per rispondere alle accuse del Partito Democratico di essere un "cementificatore", sono apparse sui giornali le dichiarazioni rese dal sindaco Marton.
E' tutta una questione di numeri, quantità e precisazioni (a volte non precise....).
"Cerchiamo di intenderci sui numeri":
- superficie totale 74mila metri quadrati, non cubi! (lo dico a qualche consigliere di maggioranza avezzo a fare confusione....)
- volume esistente 28mila metri cubi
- nuove edificazioni per 27mila metri cubi
Imprecisione: si devono aggiungere gli 800 metri quadrati, non cubi! (lo dico a qualche consigliere di maggioranza avezzo a fare confusione....) che devono essere realizzati e ceduti al comune.
Totale corretto: 55 mila metri cubi + 2400 per il comune

Un'altra dichiarazione quantomeno imprecisa è la seguente:
"Abbiamo votato il vincolo in due fabbricati che non possono essere abbattuti"
Imprecisione: il vincolo era esistente e la proposta giunta in consiglio ne prevedeva la rimozione!
Solo il mio intervento e quello di altri consiglieri ha permesso che il vincolo rimanesse lì! Il sindaco era convinto che un'inutile relazione della Sovrintendenza potesse essere sufficiente a rimuoverlo e queste erano le sue intenzioni prima di capire che serviva qualcosa di più sostanzioso per rimuovere un vincolo urbanistico...

Omissioni
Qualcuno vuole omettere di ricordare che l'ex edificio del PIME verrà abbattuto quasi sicuramente...
Qualcuno vuole omettere di ricordare che, cambiando la destinazione urbanistica della zona, potrà essere applicato anche il Piano Casa regionale che prevede un bonus fino al 70% in caso di demolizione-ricostruzione (almeno altri 18mila metri cubi...)
Qualcuno vuole omettere di ricordare che il beneficio pubblico con il Piano degli Interventi adottato a luglio prevedeva più di 4 (quattro) volte tanto per il Comune di Preganziol: 3500 metri quadrati, non cubi! (lo dico a qualche consigliere di maggioranza avezzo a fare confusione....)

In breve a dicembre, i consiglieri che hanno votato a favore, hanno permesso una capacità edificatoria di almeno 75.400 metri cubi su un'area di 74mila metri quadrati in cambio di 800 (anzichè i precedenti 3500) metri quadrati di edificio ed una pista ciclopedonale...

"Cerchiamo di intenderci" perchè "i cittadini di Preganziol devono sapere come stanno realmente le cose"...

Simone Tronchin
consigliere comunale

lunedì 13 gennaio 2014

Preganziol: Amministrative 2014

Siamo ormai giunti alla conclusione di questa esperienza amministrativa ed è il tempo di tirarne le somme.
Ricordiamo l'intensa attività e l'entusiasmo che ci ha caratterizzato nel 2008-2009 in preparazione a quella che è stata una svolta storica per il comune di Preganziol con il passaggio da amministrazioni di centrosinistra ad una amministrazione di centrodestra.
Ricordiamo i buoni propositi sostenuti ed espressi in quel periodo: partecipazione, dialogo con i cittadini, programmazione per il futuro...
Ricordiamo le aspettative di gran parte dei cittadini...

Cosa non ha funzionato?
L'iniziale slancio, pieno di entusiasmo, si è arenato nelle secche di un vecchio modo di fare politica. Gli interessi di pochi hanno prevalso sugli interessi generali, il "divide et impera" applicato con grande caparbietà ha diviso un gruppo che si è ritrovato senza la capacità di confrontarsi con i cittadini nei momenti salienti dell'azione amministrativa per non urtare il manovratore...

Tutto da buttare? No! Bisogna saper riconoscere i propri errori e porvi rimedio. Bisogna riprendere il cammino da dove è stato interrotto con maggiore esperienza e maggiore consapevolezza delle proprie debolezze.

Preganziol merita di meglio.
Preganziol merita un gruppo di amministratori che sia disponibile al dialogo sempre e con tutti, che sia deciso nel prendere decisioni che guardino al futuro con responsabilità, che lasci la libertà di parola e di critica senza ricorrere alla querela, che rispetti l'altro in pubblico ed in privato, che combatta per le proprie idee e non contro gli avversari politici.

Non so se questo sarà possibile realizzarlo già in queste elezioni prossime ma è il progetto che siamo chiamati a realizzare.
Ora siamo di nuovo al punto di partenza, con rinnovata energia, per riprovare ancora una volta a proporre una visione nuova del fare politica.

Simone Tronchin
consigliere comunale

p.s. Alle prossime amministrative, in cui ci sarà per la prima volta il ballottaggio, ci saranno sicuramente più di 4 candidati sindaci...