la tribuna di Treviso — 09 giugno 2009 pagina 11 sezione: ALTRE
PREGANZIOL. Sergio Marton sferra il colpaccio e scalza il Pd da una delle sue roccaforti nella Marca. Con un exploit, il candidato di Lega e Pdl, per la prima volta uniti alle urne, ha sbaragliato con il 44,44% delle preferenze Sandro Pistolato, alfiere del sindaco uscente Franco Zanata, inchiodato da un 41,93% che ha cancellato ogni speranza. Ferma al 13,61 la civica di Massimiliano Spagnol. Uno degli avamposti del centrosinistra cade sotto il fuoco incrociato della corazzata formata da Lega Nord e Pdl. «Siamo riusciti in un’impresa che credevo impossibile», dice Sergio Marton, che da ieri indossa la fascia tricolore di uno dei municipi strategici della Marca. L’assessore all’Urbanistica del Comune di Treviso ha dunque sbaragliato per 244 voti la concorrenza agguerritissima di Sandro Pistolato, che aveva preso il testimone da Franco Zanata, sindaco per due mandati. Ora il primo grattacapo di Marton sarà la formazione della giunta. La squadra dovrà essere equilibrata, tenendo conto del peso specifico di Lega e Pdl nell’alleanza che ha portato alla vittoria. E sul doppio incarico amministrativo a Treviso e Preganziol, il neo primo cittadino ha le idee chiare. «Continuerò a fare l’assessore e il sindaco. Ma se non ce la farò, lascerò il posto in giunta a Treviso», dice Marton prima di brindare con i suoi alla storica vittoria. Nel quartier generale di «Preganziol Insieme» l’atmosfera è quelle delle sconfitte che bruciano. «E’ la vittoria della Lega, che è cresciuta di dieci punti rispetto alle comunali di cinque anni fa. Che ci fosse qualcosa che non stava andando per il verso giusto lo avevamo capito dai dati delle Europee, che hanno visto la vittoria del centrodestra anche nel nostro Comune - ammette Sandro Pistolato - alle comunali, Lega e Pdl hanno corso con i loro simboli, schierando un candidato conosciuto. Ce la siamo giocata fino in fondo, ma abbiamo patito l’astensionismo. Gli elettori del Carroccio sono stati attenti più agli slogan che ai contenuti proposti dai candidati». Ed è stato un duro colpo anche per Franco Zanata, che dopo dieci anni da sindaco ed una lunga esperienza in amministrazione, ora siederà in consiglio comunale sui banchi dell’opposizione. «Speriamo solo che Marton ora sia più presente a Preganziol, non come ha fatto in campagna elettorale - prosegue Pistolato - promettiamo un’opposizione sulle cose da fare, non un’opposizione pregiudiziale senza proposte, come ha fatto la Lega in questi anni. Saremo presenti in consiglio con una squadra forte e d’esperienza». Resta l’amaro in bocca a Massimiliano Spagnol, che sperava di fare l’exploit alle urne. Nonostante i 1.324 voti raccolti da «Tutti per Preganziol», pari al 13.61% delle preferenze, Spagnol riuscirà ad avere solo un posto in consiglio. «La lista comunque non si scioglie - dice - ma continuerà a lavorare per fare opposizione sui nostri punti programmatici, ossia la casa di riposo pubblica, gli asili, la viabilità e l’illuminazione. (Rubina Bon)
PREGANZIOL. Sergio Marton sferra il colpaccio e scalza il Pd da una delle sue roccaforti nella Marca. Con un exploit, il candidato di Lega e Pdl, per la prima volta uniti alle urne, ha sbaragliato con il 44,44% delle preferenze Sandro Pistolato, alfiere del sindaco uscente Franco Zanata, inchiodato da un 41,93% che ha cancellato ogni speranza. Ferma al 13,61 la civica di Massimiliano Spagnol. Uno degli avamposti del centrosinistra cade sotto il fuoco incrociato della corazzata formata da Lega Nord e Pdl. «Siamo riusciti in un’impresa che credevo impossibile», dice Sergio Marton, che da ieri indossa la fascia tricolore di uno dei municipi strategici della Marca. L’assessore all’Urbanistica del Comune di Treviso ha dunque sbaragliato per 244 voti la concorrenza agguerritissima di Sandro Pistolato, che aveva preso il testimone da Franco Zanata, sindaco per due mandati. Ora il primo grattacapo di Marton sarà la formazione della giunta. La squadra dovrà essere equilibrata, tenendo conto del peso specifico di Lega e Pdl nell’alleanza che ha portato alla vittoria. E sul doppio incarico amministrativo a Treviso e Preganziol, il neo primo cittadino ha le idee chiare. «Continuerò a fare l’assessore e il sindaco. Ma se non ce la farò, lascerò il posto in giunta a Treviso», dice Marton prima di brindare con i suoi alla storica vittoria. Nel quartier generale di «Preganziol Insieme» l’atmosfera è quelle delle sconfitte che bruciano. «E’ la vittoria della Lega, che è cresciuta di dieci punti rispetto alle comunali di cinque anni fa. Che ci fosse qualcosa che non stava andando per il verso giusto lo avevamo capito dai dati delle Europee, che hanno visto la vittoria del centrodestra anche nel nostro Comune - ammette Sandro Pistolato - alle comunali, Lega e Pdl hanno corso con i loro simboli, schierando un candidato conosciuto. Ce la siamo giocata fino in fondo, ma abbiamo patito l’astensionismo. Gli elettori del Carroccio sono stati attenti più agli slogan che ai contenuti proposti dai candidati». Ed è stato un duro colpo anche per Franco Zanata, che dopo dieci anni da sindaco ed una lunga esperienza in amministrazione, ora siederà in consiglio comunale sui banchi dell’opposizione. «Speriamo solo che Marton ora sia più presente a Preganziol, non come ha fatto in campagna elettorale - prosegue Pistolato - promettiamo un’opposizione sulle cose da fare, non un’opposizione pregiudiziale senza proposte, come ha fatto la Lega in questi anni. Saremo presenti in consiglio con una squadra forte e d’esperienza». Resta l’amaro in bocca a Massimiliano Spagnol, che sperava di fare l’exploit alle urne. Nonostante i 1.324 voti raccolti da «Tutti per Preganziol», pari al 13.61% delle preferenze, Spagnol riuscirà ad avere solo un posto in consiglio. «La lista comunque non si scioglie - dice - ma continuerà a lavorare per fare opposizione sui nostri punti programmatici, ossia la casa di riposo pubblica, gli asili, la viabilità e l’illuminazione. (Rubina Bon)
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