la tribuna di Treviso — 14 giugno 2009 pagina 21 sezione: CRONACA
di Rubina Bon
Zanata: «Scelto il candidato sbagliato»
PREGANZIOL. «Abbiamo pagato l’handicap di un candidato non conosciuto dalla gente». L’ammissione è di quelle che bruciano. Specie se a farla è Franco Zanata, ex sindaco per due mandati, da 18 anni in maggioranza. Dopo la disfatta elettorale di Sandro Pistolato, per Zanata è tempo di bilanci: «Non è bastato evidentemente fare bene in tutti questi anni. Verrebbe voglia di lasciare Preganziol. C’è chi mi chiede di impegnarmi nel Pd». Intanto una delle roccaforti del centrosinistra è stata consegnata nelle mani della corazzata Lega-Pdl guidata da Sergio Marton, che ha conquistato il 44,44% delle preferenze contro il 41,93% della lista «Preganziol Insieme», con cui Zanata aveva amministrato 10 anni. Zanata, il duello Pistolato-Marton ha riservato un colpo di scena. Viene quindi da pensare che non ci sia affatto stato l’effetto traino legato al suo nome e alla presenza in lista di buona parte dell’amministrazione uscente. «Già con i risultati delle europee ci eravamo resi conto che tra centrodestra e centrosinistra c’era uno scarto notevole di voti. Siamo consapevoli che prima di queste amministrative c’è stato poco confronto sui temi locali. Il voto è stato chiaramente influenzato da valutazioni di tipo politico». A una settimana dal voto, vi siete dati una spiegazione del risultato delle urne? «In una situazione come quella del 6 e 7 giugno c’era bisogno di figure forti di candidati a sindaco, come è successo a Roncade e Maserada (con Rubinato e Casellato, ndr), che riuscissero a incontrare il favore anche dell’elettorato che alle europee aveva votato Pdl e Lega. Invece noi abbiamo pagato l’handicap di avere un candidato non conosciuto, che era fuori dall’amministrazione da cinque anni. E ci siamo resi conto di aver dovuto combattere contro una parte di elettorato che comunque avrebbe votato a centrodestra, e Lega in particolare». Avete qualche rammarico su come è stata gestita la campagna elettorale? «Sono mancate le occasioni di confronto tra i candidati su temi locali decisivi per il futuro del paese. E la gente ha votato non la persona, ma il partito. Eppure negli ultimi dieci anni abbiamo fatto un lavoro che è stato apprezzato. Abbiamo cercato di coinvolgere il maggior numero di cittadini e di associazioni, pur rendendoci conto della difficoltà di intercettare soprattutto i nuovi residenti, che a Preganziol sono moltissimi. Evidentemente questi hanno votato secondo l’orientamento politico personale. Viene da pensare quindi che non sia bastato amministrare bene per 18 anni. Forse c’era bisogno di un cambiamento. Noi l’abbiamo proposto, ma non è stato colto. E il risultato è sotto gli occhi di tutti». Dopo 18 anni in maggioranza, ha ancora voglia di stare in municipio, seppur tra i banchi dell’opposizione, o guarda altrove? «Sono molto amareggiato e avrei voglia di lasciare Preganziol. C’è chi mi chiede di impegnarmi nel Pd. Non mi vedo in quel ruolo, ma vedremo. A partire dalla realtà delle elezioni (il Pd ha perso 12 Comuni e si è attestato al 18,04% alle europee in provincia), credo in ogni caso che nel partito ci sia bisogno di una seria riflessione». Che città lascia nelle mani del centrodestra? «Nel prossimo futuro ci saranno partite importanti su cui discutere, prima tra tutte il piano di assetto del territorio. Un tema, questo, su cui nei mesi scorsi con la vecchia opposizione, oggi in maggioranza, c’è stato un confronto pressoché nullo».
NDR. che possiamo dire delle 187 preferenze del sindaco uscente e primo in lista? Meno di Vecchiato, Tronchin, Salvati e Biadene (tutti nella nostra lista)... forse i cittadini VOLEVANO cambiare !!!
di Rubina Bon
Zanata: «Scelto il candidato sbagliato»
PREGANZIOL. «Abbiamo pagato l’handicap di un candidato non conosciuto dalla gente». L’ammissione è di quelle che bruciano. Specie se a farla è Franco Zanata, ex sindaco per due mandati, da 18 anni in maggioranza. Dopo la disfatta elettorale di Sandro Pistolato, per Zanata è tempo di bilanci: «Non è bastato evidentemente fare bene in tutti questi anni. Verrebbe voglia di lasciare Preganziol. C’è chi mi chiede di impegnarmi nel Pd». Intanto una delle roccaforti del centrosinistra è stata consegnata nelle mani della corazzata Lega-Pdl guidata da Sergio Marton, che ha conquistato il 44,44% delle preferenze contro il 41,93% della lista «Preganziol Insieme», con cui Zanata aveva amministrato 10 anni. Zanata, il duello Pistolato-Marton ha riservato un colpo di scena. Viene quindi da pensare che non ci sia affatto stato l’effetto traino legato al suo nome e alla presenza in lista di buona parte dell’amministrazione uscente. «Già con i risultati delle europee ci eravamo resi conto che tra centrodestra e centrosinistra c’era uno scarto notevole di voti. Siamo consapevoli che prima di queste amministrative c’è stato poco confronto sui temi locali. Il voto è stato chiaramente influenzato da valutazioni di tipo politico». A una settimana dal voto, vi siete dati una spiegazione del risultato delle urne? «In una situazione come quella del 6 e 7 giugno c’era bisogno di figure forti di candidati a sindaco, come è successo a Roncade e Maserada (con Rubinato e Casellato, ndr), che riuscissero a incontrare il favore anche dell’elettorato che alle europee aveva votato Pdl e Lega. Invece noi abbiamo pagato l’handicap di avere un candidato non conosciuto, che era fuori dall’amministrazione da cinque anni. E ci siamo resi conto di aver dovuto combattere contro una parte di elettorato che comunque avrebbe votato a centrodestra, e Lega in particolare». Avete qualche rammarico su come è stata gestita la campagna elettorale? «Sono mancate le occasioni di confronto tra i candidati su temi locali decisivi per il futuro del paese. E la gente ha votato non la persona, ma il partito. Eppure negli ultimi dieci anni abbiamo fatto un lavoro che è stato apprezzato. Abbiamo cercato di coinvolgere il maggior numero di cittadini e di associazioni, pur rendendoci conto della difficoltà di intercettare soprattutto i nuovi residenti, che a Preganziol sono moltissimi. Evidentemente questi hanno votato secondo l’orientamento politico personale. Viene da pensare quindi che non sia bastato amministrare bene per 18 anni. Forse c’era bisogno di un cambiamento. Noi l’abbiamo proposto, ma non è stato colto. E il risultato è sotto gli occhi di tutti». Dopo 18 anni in maggioranza, ha ancora voglia di stare in municipio, seppur tra i banchi dell’opposizione, o guarda altrove? «Sono molto amareggiato e avrei voglia di lasciare Preganziol. C’è chi mi chiede di impegnarmi nel Pd. Non mi vedo in quel ruolo, ma vedremo. A partire dalla realtà delle elezioni (il Pd ha perso 12 Comuni e si è attestato al 18,04% alle europee in provincia), credo in ogni caso che nel partito ci sia bisogno di una seria riflessione». Che città lascia nelle mani del centrodestra? «Nel prossimo futuro ci saranno partite importanti su cui discutere, prima tra tutte il piano di assetto del territorio. Un tema, questo, su cui nei mesi scorsi con la vecchia opposizione, oggi in maggioranza, c’è stato un confronto pressoché nullo».
NDR. che possiamo dire delle 187 preferenze del sindaco uscente e primo in lista? Meno di Vecchiato, Tronchin, Salvati e Biadene (tutti nella nostra lista)... forse i cittadini VOLEVANO cambiare !!!
3 commenti:
Ama il prossimo tuo come te stesso.
Ricordalo e che il Signore ti perdoni per l'odio che dimostri; noi preghiamo sempre affinchè chi ci governa applichi i sani principi. Cerca di portare il Vangelo nel governo del tuo paese perchè c'è bisogno di Gesù in ogni opera di bene. Nella tua famiglia Gesù è presente ma in te sento che si sta allontanando.
Gioacchino Mardegan
Ass. Amm. Cattolici
Leviamo subito il dubbio che io odi qualcuno !!! Volevo solo far notare che la sconfitta del centrosinistra non è dovuta al candidato ma ad una voglia diffusa di cambiamento che si è riversata, come preferenze, sui nomi della lista Marton.
Il professor Zanata non può addossare ad altri colpe proprie. E' la base della moralità in politica...
Non la conosco ma spero preghi per me...
grazie per la vicinanza
ma chi ha scelto Pistolato??? l'ex (che bello dirgli ex) in quale stanza dei bottoni era, altrimenti si deve dire che Lui conta meno di Sandro P.?
certo che è ancora abituato parlare da sindaco dice tutto ed il contrario sempre colpa di altri.......che rifletta il centro (poco) sinistra
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