Oggi ne la Tribuna di Treviso, in un articolo che appare in prima pagina, il Prof. Ceschin ha voluto parlare di noi: "...la Giovane Italia di Preganziol, l'organizzazione giovanile del Popolo della Libertà (povero Mazzini!), ha deciso di onorare il 150 anniversario dell'Unità d'Italia organizzando due conferenze. Peccato che tra i relatori ci siano una "studiosa" revisionista e autrice di libri come "Risorgimento da riscrivere" e "I panni sporchi dei mille" e il vicepresidente dell'associazione culturale "Movimento Neoborbonico". Insomma, abbasso Garibaldi e viva il papa re: uno spot per la Lega e per il Muraro-pensiero."
...ci è dispiaciuto molto vedere che la nostra proposta non è stata capita.
Ecco la risposta del Coordinatore della Giovane Italia di Preganziol:
Egregio Prof. Ceschin,
volevo esporLe il mio modesto punto di vista riguardo le conferenze che la Giovane Italia di Preganziol ha organizzato per festeggiare i 150 anni dell’Unità d'Italia.
Orientati dalla ricerca di un vero sentimento nazionale, abbiamo ritenuto giusto riaprire i libri che parlano del nostro passato.
Come Lei ben saprà, moltissimi sono i punti oscuro del nostro Risorgimento. Abbiamo ritenuto doveroso quindi far luce su questi, invitando tutte le anime che possono portare la loro testimonianza su questo periodo storico. Solamente conoscendo a fondo il nostro passato, saremo infatti in grado di conoscere meglio il nostro presente.
Sia il Presidente della Repubblica che il Presidente Berlusconi, hanno invitato a guardare il Risorgimento in una maniera più veritiera e non come quella cavalcata idilliaca che è stata, per decenni, scritta sui libri di storia.
Noi non temiamo il confronto su questi temi, perché ciò che è stato creato 150 anni fa è talmente grande da permettere di esprimere liberamente il proprio pensiero a tutti. La tradizione liberale del nostro partito ci suggerisce quindi di intraprendere questa strada. Siamo sicuri che alla fine di queste conferenze, il sentimento patriottico e nazionale ne uscirà più solido.
Viva l’Italia!
...ci è dispiaciuto molto vedere che la nostra proposta non è stata capita.
Ecco la risposta del Coordinatore della Giovane Italia di Preganziol:
Egregio Prof. Ceschin,
volevo esporLe il mio modesto punto di vista riguardo le conferenze che la Giovane Italia di Preganziol ha organizzato per festeggiare i 150 anni dell’Unità d'Italia.
Orientati dalla ricerca di un vero sentimento nazionale, abbiamo ritenuto giusto riaprire i libri che parlano del nostro passato.
Come Lei ben saprà, moltissimi sono i punti oscuro del nostro Risorgimento. Abbiamo ritenuto doveroso quindi far luce su questi, invitando tutte le anime che possono portare la loro testimonianza su questo periodo storico. Solamente conoscendo a fondo il nostro passato, saremo infatti in grado di conoscere meglio il nostro presente.
Sia il Presidente della Repubblica che il Presidente Berlusconi, hanno invitato a guardare il Risorgimento in una maniera più veritiera e non come quella cavalcata idilliaca che è stata, per decenni, scritta sui libri di storia.
Noi non temiamo il confronto su questi temi, perché ciò che è stato creato 150 anni fa è talmente grande da permettere di esprimere liberamente il proprio pensiero a tutti. La tradizione liberale del nostro partito ci suggerisce quindi di intraprendere questa strada. Siamo sicuri che alla fine di queste conferenze, il sentimento patriottico e nazionale ne uscirà più solido.
Viva l’Italia!
Coordinatore Giovane Italia Preganziol
Davide Costantini
Davide Costantini