martedì 30 giugno 2009

Con Marton spese ridotte di mille euro (ndr. al mese)

la tribuna di Treviso — 28 giugno 2009 pagina 26 sezione: CRONACA PREGANZIOL.

La giunta cresce di un assessore, arriva il presidente del consiglio, ma la spesa per i compensi dell’amministrazione Marton cala rispetto a quella di Zanata. Il risparmio? Mille euro tondi, da 8.833 a 7.899. Questo perchè il sindaco ad oggi non percepisce l’indennità da primo cittadino, dal momento che è già stipendiato come assessore dal Comune di Treviso. Intanto venerdì Marton e la sua squadra hanno iniziato l’avventura in consiglio. In una sala gremita il sindaco ha prestato giuramento, comunicato la giunta e presentato le linee guida del mandato, non prima di aver ringraziato l’amministrazione uscente e l’ex sindaco Zanata. Ricco il programma predisposto da Lega e Pdl per i prossimi 5 anni, a partire dalla sicurezza. Marton conta di predisporre un presidio dei vigili nelle frazioni, di stringere convenzioni con i servizi di vigilanza privata per contrastare la prostituzione, di stipulare una polizza per i cittadini vittime di furti e rapine. Garantita la continuità nelle opere pubbliche, l’adattamento del Pat, la stesura di un nuovo piano del traffico e dei parcheggi, l’attivazione della videosorveglianza. In chiusura della seduta è stata nominata Valeria Salvati quale presidente del Consiglio. I gruppi di opposizione hanno lasciato l’aula per protestare contro le modalità dell’amministrazione nella designazione di questa nuova figura per Preganziol. (ru.b.)

12 mila euro all'anno solo cambiando la Giunta !!!


sabato 27 giugno 2009

Primo Consiglio Comunale

Alla presenza di un numerosissimo pubblico si è insediato ieri il Nuovo Consiglio Comunale e la Nuova Giunta Comunale.

E' stato eletto per la prima volta il Presidente del Consiglio Comunale.

Presidente del Consiglio Comunale: Valeria Salvati


Capogruppo di Lega Nord-Liga Veneta e Popolo della Libertà: Alessandro Zuliani
Consiglieri di Lega Nord-Liga Veneta e Popolo della Libertà: Dino Vecchiato, Simone Tronchin, Daniele Biadene, Flaviano Torresan, Susanna Errico, Nicola Giusto, Badin Christian, Roberto Zamberlan, Giovanni Mazzoleni, Massimo Manente, Stefania Gardiman.


Capogruppo di Preganziol Insieme: Sandro Pistolato
Consiglieri di Preganziol Insieme: Franco Zanata, Stefano Mestriner, Sandro Taverna, Paolo Galeano, Rita Pillon.


Capogruppo di Tutti per Preganziol: Massimiliano Spagnol

La Nuova Giunta presieduta dal Sindaco SERGIO MARTON sarà composta da:
Biadene Daniele - vicesindaco, Torresan Flaviano, Tronchin Simone, Giusto Nicola, Vecchiato Dino, Zamberlan Roberto e Guizzo Gianmarco.



Speriamo di poter lavorare in armonia per il bene del nostro Comune, ognuno nel proprio ruolo di maggioranza o di minoranza.
Il rispetto per le scelte degli altri ed il riconoscimento del valore altrui è una delle prerogative della democrazia.

mercoledì 24 giugno 2009

NOMINE GIUNTA DI PREGANZIOL

Sindaco SERGIO MARTON
(Affari generali)

Biadene Daniele - vicesindaco
(Personale, Istruzione, Associazionismo, Manifestazioni)

Torresan Flaviano
(Attività produttive, Turismo, Sicurezza, Decoro Urbano)

Tronchin Simone
(Urbanistica ed Edilizia privata, Viabilità, Politiche giovanili)

Giusto Nicola
(Lavori Pubblici, Politiche Ambientali, Protezione civile)

Vecchiato Dino
(Bilancio, Patrimonio, Comunicazione)

Zamberlan Roberto
(Cultura, Sport)

Guizzo Gianmarco
(Politiche sociali)

martedì 23 giugno 2009

SE IL PD PERDE PERFINO A SASSUOLO di Mario Giordano

Alla fine qualcosa Franceschini la vince davvero: la palma del miglior comico dell’anno non gliela toglie nessuno. Ieri sera all’ora della minestrina, che per lui era già l’ora della zuppa, è comparso sui teleschermi per celebrare la vittoria del Pd e annunciare l’inizio del declino del centrodestra. Che è un po’ come se Napoleone avesse festeggiato trionfante l’esito della battaglia di Waterloo. O come se Marcello Lippi oggi rilasciasse un’intervista per commentare il lento declino calcistico del Brasile. Ognuno fa ridere come può: Berlusconi racconta storielle, il leggenDario per cercare di tenergli testa si trasforma direttamente in una barzelletta.

Guardiamo i numeri: si votava in 62 province. 50 le aveva il centrosinistra, 9 il centrodestra, 3 erano di nuova costituzione. Oggi il centrosinistra ne ha 28 e il centrodestra 34. A conti fatti, dunque, in questa tornata il centrodestra ha conquistato 25 province senza perderne neppure una, il centrosinistra ne ha perse 22 e si può consolare solo con la conquista della nuova amministrazione di Fermo. Fermo: un nome, un programma per un partito che da 15 anni non si muove dall’asse litigioso Veltroni-D’Alema.
Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia: si votava in 30 città. Il centrosinistra ne aveva 25 e ora ne ha solo 16, il centrodestra ne aveva 5 e ora ne ha 14. Di fatto il centrosinistra non ha conquistato nemmeno un capoluogo di provincia e in compenso ne ha persi 9, fra cui alcune roccheforti storiche, come Prato, dove fino a qualche anno fa sarebbe stata usata la camicia di forza per chiunque del centrodestra avesse anche solo ipotizzato un possibile ballottaggio. Cadono anche città importanti come Caltanissetta soprattutto Cremona, dove l'ex canoista Oreste Perri colora d’azzurro Torrazzo e Torrone (sulla terza T stendiamo un pietoso velo per non incorrere nelle ire dei magistrati di Bari...).

Come fa Franceschini a parlare di vittoria? Chiamate un dottore: se questa è una vittoria, allora Cicciolina è vergine, e la D’Addario pure. La cavalcata del gossip non ha pagato, l’assalto alla mutanda bianca contro il premier neppure, l’apporto editorial-sovversivo di Repubblica meno ancora. La rincorsa a Di Pietro sull’onda dell’antiberlusconismo è diventata un boomerang per il sussiDario: oggi il Partito Democratico è praticamente espulso da tutto il Nord. Da Savona a Venezia, passando per Belluno e Cremona, il centrosinistra cede il passo e di fatto scompare: tolte le isole di Torino provincia e Padova città, l’intero settentrione, cuore pulsante e produttivo del Paese, è nelle mani del centrodestra.
«Gli elettori hanno punito Berlusconi», ha commentato con una certa faccia tosta l’ex ministro Fioroni. E meno male: se questa è la punizione, il premio che cos’è? La proclamazione del Cavaliere a zar della Padania?
La sconfitta a Milano, per altro, ha dimensioni più ampie di quelle che appaiono a prima vista e perciò deve bruciare particolarmente al Pd. Filippo Penati era l’uomo di punta, il leghista di sinistra, lo sceriffo democraticamente corretto. Era un possibile esempio da imitare, una strada da seguire. Invece non ce l’ha fatta: ha sperato fino all’ultimo di conservare la poltrona d’oro da cui distribuiva abbondanti dosi di brioche a tutti. Gli è andata male. E gli è andata male nonostante l’elevato astensionismo e nonostante il fatto che dalla provincia di Milano è stata staccata la Brianza, zona da sempre a maggioranza berlusconiana. In teoria il centrosinistra nella nuova provincia di Milano versione ristretta avrebbe dovuto vincere facile: l’hinterland della metropoli, popoloso e popolare, da Sesto San Giovanni a Cinisello Balsamo, una volta non avrebbe tradito il Pd... Ma in realtà è il Pd che ormai ha tradito i ceti popolari. E questo è evidente anche dal fatto che ormai vacillano le zone tradizionalmente rosse. La clamorosa sconfitta al comune di Prato, per esempio, dove la crisi e l’immigrazione mettono in difficoltà i ceti più umili, dà il quadro esatto di un partito di centrosinistra ormai incapace di parlare con la propria gente. Il Pd si è arroccato fra Emilia e Toscana, come dimostrano le mappe della nuova Italia amministrativa, sempre meno chiazzate di rosso; è diventato una specie di Lega dell’Appennino, un partito locale sull’asse Bologna-Firenze. Ma anche nella ridotta tosco-umbro-emiliana è in crisi, subisce smacchi grandi e piccoli, umiliazioni inaspettate, come quella di Sassuolo, in quella terra che una volta era più rossa del pomodoro, e che ora diventa berlusconian-padana, o come Orvieto, dove la sinistra è stata spodestata dopo 60 anni di ininterrotto governo.
Come è possibile che di fronte a una situazione del genere, Franceschini in condizioni di normale sobrietà e normale tasso di realismo alcolico, possa dichiararsi soddisfatto? È chiaro: il segretario Pd s’è affrettato a cantare vittoria, sperando di ripetere l’exploit delle europee, quando riuscì, nelle prime ore a far passare una caduta vertiginosa (sette punti percentuali in meno) come un successo. Ma i numeri sono numeri: -7 alle europee, -22 province e -9 capoluoghi di provincia. Non si scappa: per il centrosinistra ci sono tanti segni negativi in questo risultato che per farli sparire non basterebbe nemmeno Houdini.
Il leggenDario si rassegni: non è ancora all’altezza, anche se pure lui sta dimostrando di essere assai bravo a far sparire le cose. Come per esempio i voti e (se gli danno tempo) pure il Pd.

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Berlusconi risponde al Pd: Sconfitta?

Vorrei sempre perdere in questo modo




domenica 14 giugno 2009

INCREDIBILE DICTU !!!

la tribuna di Treviso — 14 giugno 2009 pagina 21 sezione: CRONACA
di Rubina Bon

Zanata: «Scelto il candidato sbagliato»

PREGANZIOL. «Abbiamo pagato l’handicap di un candidato non conosciuto dalla gente». L’ammissione è di quelle che bruciano. Specie se a farla è Franco Zanata, ex sindaco per due mandati, da 18 anni in maggioranza. Dopo la disfatta elettorale di Sandro Pistolato, per Zanata è tempo di bilanci: «Non è bastato evidentemente fare bene in tutti questi anni. Verrebbe voglia di lasciare Preganziol. C’è chi mi chiede di impegnarmi nel Pd». Intanto una delle roccaforti del centrosinistra è stata consegnata nelle mani della corazzata Lega-Pdl guidata da Sergio Marton, che ha conquistato il 44,44% delle preferenze contro il 41,93% della lista «Preganziol Insieme», con cui Zanata aveva amministrato 10 anni. Zanata, il duello Pistolato-Marton ha riservato un colpo di scena. Viene quindi da pensare che non ci sia affatto stato l’effetto traino legato al suo nome e alla presenza in lista di buona parte dell’amministrazione uscente. «Già con i risultati delle europee ci eravamo resi conto che tra centrodestra e centrosinistra c’era uno scarto notevole di voti. Siamo consapevoli che prima di queste amministrative c’è stato poco confronto sui temi locali. Il voto è stato chiaramente influenzato da valutazioni di tipo politico». A una settimana dal voto, vi siete dati una spiegazione del risultato delle urne? «In una situazione come quella del 6 e 7 giugno c’era bisogno di figure forti di candidati a sindaco, come è successo a Roncade e Maserada (con Rubinato e Casellato, ndr), che riuscissero a incontrare il favore anche dell’elettorato che alle europee aveva votato Pdl e Lega. Invece noi abbiamo pagato l’handicap di avere un candidato non conosciuto, che era fuori dall’amministrazione da cinque anni. E ci siamo resi conto di aver dovuto combattere contro una parte di elettorato che comunque avrebbe votato a centrodestra, e Lega in particolare». Avete qualche rammarico su come è stata gestita la campagna elettorale? «Sono mancate le occasioni di confronto tra i candidati su temi locali decisivi per il futuro del paese. E la gente ha votato non la persona, ma il partito. Eppure negli ultimi dieci anni abbiamo fatto un lavoro che è stato apprezzato. Abbiamo cercato di coinvolgere il maggior numero di cittadini e di associazioni, pur rendendoci conto della difficoltà di intercettare soprattutto i nuovi residenti, che a Preganziol sono moltissimi. Evidentemente questi hanno votato secondo l’orientamento politico personale. Viene da pensare quindi che non sia bastato amministrare bene per 18 anni. Forse c’era bisogno di un cambiamento. Noi l’abbiamo proposto, ma non è stato colto. E il risultato è sotto gli occhi di tutti». Dopo 18 anni in maggioranza, ha ancora voglia di stare in municipio, seppur tra i banchi dell’opposizione, o guarda altrove? «Sono molto amareggiato e avrei voglia di lasciare Preganziol. C’è chi mi chiede di impegnarmi nel Pd. Non mi vedo in quel ruolo, ma vedremo. A partire dalla realtà delle elezioni (il Pd ha perso 12 Comuni e si è attestato al 18,04% alle europee in provincia), credo in ogni caso che nel partito ci sia bisogno di una seria riflessione». Che città lascia nelle mani del centrodestra? «Nel prossimo futuro ci saranno partite importanti su cui discutere, prima tra tutte il piano di assetto del territorio. Un tema, questo, su cui nei mesi scorsi con la vecchia opposizione, oggi in maggioranza, c’è stato un confronto pressoché nullo».


NDR. che possiamo dire delle 187 preferenze del sindaco uscente e primo in lista? Meno di Vecchiato, Tronchin, Salvati e Biadene (tutti nella nostra lista)... forse i cittadini VOLEVANO cambiare !!!


giovedì 11 giugno 2009

Festa all'Angel Caffè a Preganziol

GIOVEDI' 11 GIUGNO ALLE ORE 20:30
Tutti al bar Angel a Preganziol per festeggiare la grande vittoria del centrodestra a Preganziol!
Festeggeremo:
1) per la grande alleanza che si è creata tra Lega e PdL a Preganziol
2) per la vittoria esaltante contro l'asse "TUTTI ASSIEME PER PREGANZIOL INSIEME" che alla fine si è dimostrato controproducente.
4) per caricare i neo eletti prima delle sfide che dovranno affrontare
5) per ricordare ai neoeletti che vogliamo un vero cambiamento !!!

Ci sarà un ricco buffet offerto generosamente dal Bar Angel, vi aspetto numerosi!!
NON MANCATE!!

Spagnol contesta i voti di Zanata «Farò ricorso»

la tribuna di Treviso — 10 giugno 2009 pagina 29 sezione: CRONACA PREGANZIOL
«Tutti per Preganziol» prepara il ricorso per chiedere un nuovo conteggio delle schede. «Per sole 17 preferenze - spiega il candidato Massimiliano Spagnol - non siamo riusciti a portare in consiglio comunale il secondo rappresentante della lista». Ed è proprio il primo degli esclusi, ossia Primo Rudatis, che già ieri ha chiesto all’ufficio elettorale i dati delle schede bianche, delle nulle e di quelle contestate. A causare non pochi problemi sarebbe stato il cognome simile di due candidati, ovvero Zanata, che di nome fa Franco, candidato con «Preganziol Insieme», e Zanatta, che di nome invece fa Claudio, in lista con Spagnol. «Ci siamo affidati ad un legale per procedere con il ricorso - dice Rudatis - Non vogliamo buttare la fiducia che gli elettori ci hanno dimostrato». Al momento solo Spagnol entra in consiglio tra i banchi dell’opposizione. E per un errore di comunicazione nei conteggi finali delle preferenze, solo nella tarda serata di lunedì è emerso che la candidata Francesca Gatti, in lista con Marton, ha totalizzato 47 preferenze invece delle iniziali 32. Dati che non scalfiscono Sergio Marton, da lunedì nuovo sindaco. (ru.b.)

mercoledì 10 giugno 2009

Il Gazzettino di Martedì 9 Giugno 2009

HomePage

Preganziol cambia colore. Il Comune va a Sergio Marton sostenuto dal Pdl e dalla Lega Nord e rompe un decennio dominato dal centrosinistra. Non è bastato nemmeno il supporto del sindaco uscente Franco Zanata che si era messo in lista per sostenere il suo successore Sandro Pistolato, mentre terzo è arrivato Massimiliano Spagnol a capo della lista civica “Tutti per Preganziol” da anni noto per le sue battaglie dai banchi dell’opposizione.
Nel Comune che si trova lungo il Terraglio i numeri con le elezioni europee sono stati rispettati. Marton, architetto e assessore al Comune di Treviso è incredulo. «Pensavo fosse impossibile qui dopo un ventennio di dominio del centrosinistra, un risultato straordinario che va al di là delle aspettative». Marton non vuol sentir parlare di rivoluzioni anche se con la nuova amministrazione qualcosa decisamente cambierà: «Quello di buono fatto finora verrà mantenuto, assieme alla mia squadra valuteremo poi come e dove intervenire. Serve un’analisi di carattere programmatico, il bilancio preventivo è stato approvato, bisogna vedere prima cosa c’è in cassa per capire come intervenire».
Una vittoria all’insegna del fair-play tanto che Marton usa parole di elogio nei confronti del predecessore. «Zanata ha amministrato bene, per lui ho la massima stima». Una campagna elettorale caratterizzata dai toni aspri, soprattutto tra Marton e Spagnol. «Hanno solo cercato di denigrarci, ma ci siamo abituati». Ora però si apre il problema dell’incompatibilità. Si dimetterà da assessore a Treviso? Soprattutto perché con la nuova carica gli impegni si moltiplicheranno. «Prenderò sicuramente una decisione ma non credo ci sia incompatibilità».
Il più amareggiato è senza dubbio Pistolato, probabilmente una scoppola simile non se l’aspettava. «Un’onda lunga, un vento di centrodestra che ha avuto un effetto sul locale e non siamo riusciti a recuperare». Anche da parte dello sconfitto nessuna polemica nei confronti dell’avversario. «Accettiamo il verdetto dei cittadini e ci complimentiamo con Marton, non ci sono stati scontri in campagna elettorale. La Lega ha fatto la differenza così come quei 7-800 assenteisti che hanno pesato». Questa sconfitta si può tradurre come una bocciatura nei confronti di Zanata? «Non credo – ha concluso Pistolato – qui il dato nazionale è stato rispettato e abbiamo pagato l’astensionismo. È il risultato di un’onda che viene da lontano». Ha solo 31 anni e per la terza volta torna in consiglio comunale, dieci anni fa risultò il più votato. Massimiliano Spagnol è soddisfatto del suo 14 per cento dei consensi. «La nostra è una lista nata nel settembre scorso composta da persone senza tessere. Cinque anni fa la colazione Fi-An-Udc prese solo qualche voto in più di noi». Spagnol è già entrato nel clima di battaglia ed ha annunciato: «Già oggi invierò una lettera al sindaco di Treviso Gobbo e al neo sindaco di Preganziol Marton affinché quest’ultimo si dimetta dalla carica di assessore. Lo stesso primo cittadino di Treviso si era espresso contro i doppi incarichi».
Sabato scorso è uscito un volantino contro di lui a firma di Marton che invitava i cittadini a non disperdere i voti su Spagnol. «Un volantino che mi ha deluso ma la gente ha capito ugualmente il nostro messaggio».
Lorenzo Baldoni

Blitz di Marton, conquistata la roccaforte del Pd

la tribuna di Treviso — 09 giugno 2009 pagina 11 sezione: ALTRE

PREGANZIOL. Sergio Marton sferra il colpaccio e scalza il Pd da una delle sue roccaforti nella Marca. Con un exploit, il candidato di Lega e Pdl, per la prima volta uniti alle urne, ha sbaragliato con il 44,44% delle preferenze Sandro Pistolato, alfiere del sindaco uscente Franco Zanata, inchiodato da un 41,93% che ha cancellato ogni speranza. Ferma al 13,61 la civica di Massimiliano Spagnol. Uno degli avamposti del centrosinistra cade sotto il fuoco incrociato della corazzata formata da Lega Nord e Pdl. «Siamo riusciti in un’impresa che credevo impossibile», dice Sergio Marton, che da ieri indossa la fascia tricolore di uno dei municipi strategici della Marca. L’assessore all’Urbanistica del Comune di Treviso ha dunque sbaragliato per 244 voti la concorrenza agguerritissima di Sandro Pistolato, che aveva preso il testimone da Franco Zanata, sindaco per due mandati. Ora il primo grattacapo di Marton sarà la formazione della giunta. La squadra dovrà essere equilibrata, tenendo conto del peso specifico di Lega e Pdl nell’alleanza che ha portato alla vittoria. E sul doppio incarico amministrativo a Treviso e Preganziol, il neo primo cittadino ha le idee chiare. «Continuerò a fare l’assessore e il sindaco. Ma se non ce la farò, lascerò il posto in giunta a Treviso», dice Marton prima di brindare con i suoi alla storica vittoria. Nel quartier generale di «Preganziol Insieme» l’atmosfera è quelle delle sconfitte che bruciano. «E’ la vittoria della Lega, che è cresciuta di dieci punti rispetto alle comunali di cinque anni fa. Che ci fosse qualcosa che non stava andando per il verso giusto lo avevamo capito dai dati delle Europee, che hanno visto la vittoria del centrodestra anche nel nostro Comune - ammette Sandro Pistolato - alle comunali, Lega e Pdl hanno corso con i loro simboli, schierando un candidato conosciuto. Ce la siamo giocata fino in fondo, ma abbiamo patito l’astensionismo. Gli elettori del Carroccio sono stati attenti più agli slogan che ai contenuti proposti dai candidati». Ed è stato un duro colpo anche per Franco Zanata, che dopo dieci anni da sindaco ed una lunga esperienza in amministrazione, ora siederà in consiglio comunale sui banchi dell’opposizione. «Speriamo solo che Marton ora sia più presente a Preganziol, non come ha fatto in campagna elettorale - prosegue Pistolato - promettiamo un’opposizione sulle cose da fare, non un’opposizione pregiudiziale senza proposte, come ha fatto la Lega in questi anni. Saremo presenti in consiglio con una squadra forte e d’esperienza». Resta l’amaro in bocca a Massimiliano Spagnol, che sperava di fare l’exploit alle urne. Nonostante i 1.324 voti raccolti da «Tutti per Preganziol», pari al 13.61% delle preferenze, Spagnol riuscirà ad avere solo un posto in consiglio. «La lista comunque non si scioglie - dice - ma continuerà a lavorare per fare opposizione sui nostri punti programmatici, ossia la casa di riposo pubblica, gli asili, la viabilità e l’illuminazione. (Rubina Bon)

lunedì 8 giugno 2009

VITTORIA STORICA !!!!

A Preganziol vince la lista Marton Sindaco sostenuta da PDL e Lega Nord con il 43,88% dei voti. Seconda la lista di Preganziol Insieme con il 42,36% terza arriva la lista di Spagnol con il 13,75% delle preferenze.

EUROPEE

1. LIBERAL DEMOCR 0,07% voti 7

2. P.C.LAVORATORI 0,56% voti 55

3. LEGA NORD 26,23% voti 2540

4. SINISTRA E LIB 1,37% voti 133

5. RIF.E COM.ITAL 2,45% voti 238

6. DESTRA SOCIALE 0,55% voti 54

7. P.D.L. 26,05% voti 2523

8. PANNELLA-BONIN 3,13% voti 304

9. U.D.C. 4,90% voti 475

10. IT.DEI VALORI 11,13% voti 1078

11. FORZA NUOVA 0,47% voti 46

12. PARTITO DEMOCR 22,29% voti 2159

13. S.V.P. 0,11% voti 11

14. PENSIONATI 0,61% voti 60

RISULTATI EUROPEE !!!

LIBERAL DEMOCR 0,07%
voti 7

1 MELCHIORRE DANIELA 3 75,00%
2 TREVISIOL MAURIZIO %
3 RICCI ANACLETO DETTO MICHELE D'ARC. %
4 LEVI-MONTALCINI PIERA %
5 SCOTTI VALSIRO %
6 BALDASSIN EVA %
7 BUTTAZZI TIZIANO %
8 CAPPELLI ADOLFO %
9 CAVALLINI ARTURO ANGELO %
10 D'ANGELO GIANCARLO %
11 GALATI NICOLA 1 25,00%
12 MARIANO FRANCESCO MARIA DETTO D'OTR %
13 RIVELLINI GIANFRANCO %


P.C.LAVORATORI 0,56%
voti 55

1 FERRANDO MARCO 3 100,00%
2 MANTOVANI TIZIANA %
3 TERRA MICHELE %
4 BACCHIOCCHI FEDERICO %
5 CANFARINI ROSSANA %
6 FACCI LUCA %
7 FALGARES ELISABETTA MARIA %
8 FORNACIARI FAUSTO %
9 FICCADENTI GABRIELA %
10 ZANGOLI LUCIANO %
11 FRANZONI ALFONSINA %
12 PORCELLI GIULIANA %


LEGA NORD 26,23%
voti 2540

1 BOSSI UMBERTO 375 34,59%
2 FONTANA LORENZO 91 8,39%
3 SCOTTA' GIANCARLO 413 38,09%
4 LUSETTI MARCO 6 0,55%
5 BORTOLOTTI ENZO 16 1,47%
6 CIAMBETTI ROBERTO 53 4,88%
7 BOSO ERMINIO ENZO 17 1,56%
8 BIZZOTTO MARA 25 2,30%
9 MARONI LUCIANO 34 3,13%
10 LAZZARINI ARIANNA 38 3,50%
11 CORRADINI MANUELA 1 0,09%
12 JANEK ROBERT 5 0,46%
13 SPAGNOLO MADDALENA 10 0,92%


SINISTRA E LIB 1,37%
voti 133

1 PELLETTI LISA DETTA LISA CLARK 6 10,16%
2 VENDOLA NICOLA DETTO NICHI 31 52,54%
3 KUSSTATSCHER JOSEF DETTO SEPP 1 1,69%
4 FLAMIGNI CARLO 6 10,16%
5 PELLEGRINON GIUSEPPE DETTO BEPI 1 1,69%
6 HOLZEISEN RENATE %
7 ARISI EMILIO %
8 BOTTONI ALESSANDRO 1 1,69%
9 EDRA DANIELA IN ZAVOLI 1 1,69%
10 FOLIN MARINO 3 5,08%
11 KOMEL IGOR %
12 MIGNOGNA DANIELA IN SIENA %
13 ZAN ALESSANDRO 9 15,25%


RIF.E COM.ITAL 2,45%
voti 238

1 BRISCA MENAPACE LIDIA 10 8,26%
2 DILIBERTO OLIVIERO 63 52,06%
3 BURGIO ALBERTO 5 4,13%
4 ANDREOSE FRANCESCA 15 12,39%
5 BURONI ANNAMARIA 4 3,30%
6 COLAPRICO CINZIA 8 6,61%
7 COVRE MARIA PIA 1 0,82%
8 EVANGELISTI VALERIO 6 4,95%
9 FRANZINA EMILIO 4 3,30%
10 KOCIJANCIC IGOR DETTO IGOR 2 1,65%
11 MINUTILLO SERGIO %
12 SBIZZERA SARA 2 1,65%
13 VISCIGLIA LOREDANA 1 0,82%


DESTRA SOCIALE 0,55%
voti 54

1 BEVILACQUA ROBERTO 2 40,00%
2 SANTACROCE ROSALBA %
3 SALME' STEFANO %
4 MOTTA PAOLO 1 20,00%
5 CESARO BRUNO %
6 GAROFOLI SARA %
7 GIULIANA EMILIO %
8 GIOMETTO SILVANO 1 20,00%
9 MICLAVEZ ANTONIO %
10 ZANNONI MASSIMO %
11 PELLIELO MAURO %
12 TAMBURIN LUCIANO %
13 BOSCOLO ISABELLA IN TIOZZO 1 20,00%


P.D.L. 26,05%
voti 2523

1 BERLUSCONI SILVIO 636 50,75%
2 BALBONI ALBERTO 2 0,15%
3 BERLATO SERGIO ANTONIO 62 4,94%
4 BIANCOFIORE MICHAELA 5 0,39%
5 CALO' LAURA 10 0,79%
6 CANCIAN ANTONIO 148 11,81%
7 COLLINO GIOVANNI 9 0,71%
8 DE MARIA MARIA GABRIELLA 2 0,15%
9 FROSIO FABRIZIO %
10 GARDINI ELISABETTA 231 18,43%
11 PANIZ MAURIZIO 21 1,67%
12 RIGON FIORELLA 20 1,59%
13 SARTORI AMALIA DETTA LIA 107 8,53%


PANNELLA-BONIN 3,13%
voti 304

1 BONINO EMMA 111 69,81%
2 PANNELLA GIACINTO DETTO MARCO 24 15,09%
3 CAPPATO MARCO 8 5,03%
4 ROSSI ALDO LORIS 1 0,62%
5 SCHETT WELBY WILHELMINE DETTA MINA %
6 BELTRAMINI VALTER 1 0,62%
7 BORTOLUZZI MICHELE 1 0,62%
8 CAPONE PIERO %
9 FERRARO RAFFAELE 12 7,54%
10 GAZZEA VESCE GABRIELLA %
11 MISCHIATTI MONICA %
12 TREVISAN DONATELLA 1 0,62%
13 STANZANI GHEDINI SERGIO AUGUSTO %


U.D.C. 4,90%
voti 475

1 GIGLI GIAN LUIGI 5 3,93%
2 BRAGHETTO ILES 7 5,51%
3 BERGAMO UGO 17 13,38%
4 TAROLLI IVO %
5 NOE' SILVIA 2 1,57%
6 GUADAGNINI ANTONIO 37 29,13%
7 CAROLLO GIORGIO 16 12,59%
8 DEROSSI GIUSEPPINA 1 0,78%
9 MIGNOGNA LORELLA %
10 MARAZZATO CARLA 3 2,36%
11 MOTTI TIZIANO 36 28,34%
12 RIZZI ELENA 3 2,36%
13 VICENTINI MARCO %


IT.DEI VALORI 11,13%
voti 1078

1 DI PIETRO ANTONIO 197 32,61%
2 FRANCHETTO GUSTAVO 5 0,82%
3 de MAGISTRIS LUIGI 188 31,12%
4 PRESSBURGER GIORGIO 4 0,66%
5 SCHEDEREIT GEORG DETTO SCHEDE 1 0,16%
6 ALFANO SONIA 65 10,76%
7 BORGHETTI ALESSANDRO 5 0,82%
8 BULLETTI CARLO %
9 FERRANTE LUIGI 4 0,66%
10 LAZZARI ELISABETTA 11 1,82%
11 MARCATO ROBERTO 8 1,32%
12 VULPIO CARLO 15 2,48%
13 ZANONI ANDREA 101 16,72%


FORZA NUOVA 0,47%
voti 46

1 FIORE ROBERTO 4 66,66%
2 PREVIATI LUCA %
3 SCARPA CLAUDIO %
4 FERRARESE NICOLA %
5 TAM GIULIO %
6 STEFFE' MAURO %
7 FABBRI UGO %
8 BONIFACIO ISABELLA %
9 PIRRELLI FRANCESCO 2 33,33%
10 ZORZI MATTEO %
11 BERTAGLIA UGO %
12 MARCONI CLAUDIO %
13 RAGGI DESIDERIA %


PARTITO DEMOCR 22,29%
voti 2159

1 BERLINGUER LUIGI 148 11,97%
2 CARONNA SALVATORE 2 0,16%
3 SERRACCHIANI DEBORA 127 10,27%
4 FRIGATO GABRIELE 23 1,86%
5 PRODI VITTORIO 87 7,03%
6 PUPPATO LAURA 588 47,57%
7 VECCHI LUCIANO 8 0,64%
8 ALUISIO SABA 49 3,96%
9 FRIGO FRANCO 160 12,94%
10 CASELLI SIMONA 25 2,02%
11 GANDINI SILVIO 7 0,56%
12 MARAMOTTI NATALIA 5 0,40%
13 NICOLETTI MICHELE 7 0,56%


S.V.P. 0,11%
voti 11

1 DORFMANN HERBERT 1 100,00%
2 KASWALDER WALTER %
3 PAHOR BORIS %
4 HOFER SYLVIA %
5 GAMPER HEIDI %
6 GUTGSELL ERICO (ERICH) %
7 MESSNER MARIA %
8 REDEN GEORG JAKOB %


PENSIONATI 0,61%
voti 60

1 ANDREOTTI CARLO %
2 FANIA ILDO ANTONIO %
3 FERONE LUIGI 1 10,00%
4 GARDINI GIAN-LUIGI %
5 GAROFANO LUCIANO 3 30,00%
6 GRILLO VALERIA %
7 LAGANA' MICHELE %
8 MONTELLA ANNA %
9 NOCE FRANCESCO 2 20,00%
10 PATELMO PAOLO 2 20,00%
11 ROSSI PAOLO %
12 SCARAVELLI PAOLO 1 10,00%
13 VOLPE PASINI VOLPE DIEGO 1 10,00%

venerdì 5 giugno 2009




Elezioni europee sabato 6 e domenica 7 giugno






































giovedì 4 giugno 2009

ZAIA PER MARTON SINDACO

Oggi GIOVEDI' 4 Giugno alle ore 17


Il MINISTRO LUCA ZAIA

ha incontrato il Candidato Sindaco Sergio Marton e i cittadini di Preganziol


PRESSO il Bar Asterisco ( di fronte al Supermercato Lando)...

per uno spritz in compagnia...